Vi siete mai chiesti perché alcune Persone sembrano eccellere nelle loro carriere e crescere così rapidamente, mentre altri, a parità di competenze, sembrano non essere così fortunati?
Oltre alla competenza sul lavoro, l’adattamento della personalità gioca un ruolo cruciale nella soddisfazione sul lavoro e nel successo complessivo.
Questo dimostra che non basta essere interessati a una determinata carriera, ma è più importante che vi sia un allineamento della nostra personalità agli interessi di carriera.
Consideriamo ad esempio gli introversi, non è un mistero che siano spesso bistrattati nel mondo professionale rispetto agli estroversi, c’è da dire che questi ultimi hanno maggiori probabilità di prosperare in un’attività incentrata sulle relazioni, mentre gli introversi sono spesso più efficaci nei compiti analitici e autonomi.
In questo articolo vorrei condividere come queste caratteristiche innate possono determinare il nostro successo in un ruolo, o al contrario, una sorta di fatica e disagio, quando non un vero e proprio insuccesso, nonostante il possesso di tutte le competenze necessarie per fare al meglio il lavoro.
Vorrei offrirti un punto di vista generale su un aspetto che tocca le vite professionali di tantissime persone.
Prima di cominciare, però, lascia che mi presenti: sono Davide Etzi e sono uno Psicologo del lavoro e delle organizzazioni ed un Economista comportamentale. Lavoro con Persone, Gruppi e Organizzazioni nelle evoluzioni e nei processi di cambiamento, con particolare focus sullo sviluppo di competenze e potenziale, utilizzando le metodologie del coaching e della consulenza psicologica applicata ai contesti industriali e organizzativi.
Sebbene numerose ricerche rivelino un legame tra il tipo di personalità e le scelte di carriera che potremmo definire di “default”, attualmente e nella pratica sto assistendo a scelte di carriera sostanzialmente errate, legate a fattori socio-ambientali, ma soprattutto relative alla mancanza di comprensione del tipo di personalità di un individuo.
Non è così raro, infatti, che in nome delle scelte di carriera non ci si guardi dentro, ci si metta da parte e ci si neghi a se stessi, intraprendendo delle strade che poi non si rivelano soddisfacenti nel lungo termine.
Cos’è la personalità?
Non ho nessun dubbio a premettere che la personalità è un importante fattore predittivo del successo lavorativo e professionale, vi sono numerose fonti scientifiche a riguardo. Citerò le fonti attraverso dei link, anzichè nelle note a pié di pagina.
La personalità è definita da Corr & Matthews (2009) come una combinazione distintiva di comportamenti, cognizioni e modelli emotivi che emergono da influenze biologiche e ambientali.
Ogni persona ha qualità distintive che la distinguono dagli altri. Questi attributi giocano un ruolo nel determinare la propria capacità di avere successo sul posto di lavoro.
La personalità, secondo la Psicologia, si riferisce alle variazioni individuali nei modelli di pensiero, sentimento e comportamento.
Comprendere le varianze individuali in particolari qualità della personalità, come cordialità o irritabilità, è uno degli obiettivi principali della ricerca sulla personalità.
L’altro è comprendere come le varie parti di una persona si integrano nel loro insieme.
Molti aspetti della personalità sono collegati all’avanzamento professionale.
Quasi ogni ciclo della vita professionale di una persona è influenzata dalla sua personalità.
La personalità influenza le decisioni professionali essenziali come la scelta della professione da svolgere, la socializzazione all’inizio della carriera, le prestazioni lavorative, la soddisfazione professionale e le transizioni di carriera.
Personalità e carriera : perché la personalità è importante per il percorso professionale?
Qualsiasi buona scelta di interesse professionale inizia con una comprensione approfondita dei propri interessi particolari, personalità, attitudini, talenti, punti di forza e valori.
Sviluppare una conoscenza pratica del mondo può anche aiutarci a identificare un luogo in cui le tue capacità e abilità possono essere messe a frutto.
Secondo diversi studi (in particolare quelli di Ronald E. Riggio compiuti nel 2018 e pubblicati nella ricerca Introduction to Industrial/Organizational Psychology), le persone occupate con qualità e responsabilità più allineate alla loro personalità sono più produttive, felici, con una correlazione diretta a maggiori guadagni e miglior stile di vita.
La soddisfazione lavorativa è una nozione descritta anche da Locke, nella sua teoria del Goal Setting, dove evidenzia come uno stato emotivo felice o soddisfatto derivante dalla valutazione del proprio lavoro o delle proprie esperienze lavorative è una conseguenza fisiologica di un piano di obiettivi ben studiato.
Come si rileva il tipo di Personalità per il successo professionale?
Vi sono tantissime modalità e metodologie per far emergere la Personalità, tutte basata su teorie validate empiricamente, diverse batterie di test psicometrici e lavori di assessment e valutazione operati da Manager del settore Risorse Umane e Psicologi del Lavoro e delle organizzazioni.
Uno dei più semplici, più diffusi ed utilizzati in Psicologia per la valutazione della personalità è quello basato sulla teoria dei Big Five (Costa Mc Crae).
Le qualità della personalità dei “Big Five” di nevroticismo, coscienziosità, estroversione, gradevolezza e apertura sono state studiate in uno studio del 2001 pubblicato sul Journal of Vocational Behaviour, per comprendere la loro relazione con la performance lavorativa delle Persone.
Sui cinque tratti della personalità, i ricercatori della Cleveland State University hanno intervistato 496 membri del personale (318 uomini e 178 donne) di varie vocazioni e organizzazioni.
Secondo l’analisi statistica dei risultati, i dipendenti estroversi erano più soddisfatti della loro retribuzione, promozioni e soddisfazione generale della carriera.
Al contrario, i lavoratori con elevato nevroticismo (umore, ansia, preoccupazione, paura o frustrazione) erano meno soddisfatti del proprio lavoro.
I punteggi elevati di gradevolezza erano inversamente collegati al livello di retribuzione, mentre i punteggi di apertura elevati erano negativamente correlati alla soddisfazione professionale.
Qual è il tratto di personalità per avere più successo?
Il tratto della coscienziosità, tipico del Test Big Five e che sembra essere anche quello più importante per gli ambienti professionali, è l’unica caratteristica della personalità che mostra costantemente una forte associazione con le prestazioni lavorative e la soddisfazione, tra tutti i cinque grandi tratti della personalità: apertura all’esperienza, coscienziosità, estroversione, gradevolezza e nevroticismo.
È possibile sostenere che sia la caratteristica della personalità più significativa nella professione.
Potresti chiederti: “Cosa significa essere coscienziosi?” oppure ti starai chiedendo: “Sono coscienzioso/a?”
Le persone coscienziose hanno una forte etica del lavoro, sono affidabili, tempestive, prestano attenzione ai dettagli e mostrano dedizione e scopo. Quindi se questo ti descrive, probabilmente hai un forte tratto coscienzioso.
Ulteriori ricerche sul successo e sul potere dei coscienziosi hanno scoperto che queste persone tendono ad avere la crescita lavorativa più prevedibile e che anche i dipendenti coscienziosi hanno meno probabilità di essere assenti dal lavoro.
Ciò significa che rispettano maggiormente le scadenze, partecipano attivamente alle riunioni in modo proattivo e si dimostrano un migliore investimento per l’organizzazione, nel lungo termine.
Dal mio punto di vista, la vera componente distintiva dell’essere coscienziosi è che chi lo possiede come tratto prevalente è più previdente, ed è più portato ad evitare che si sviluppino eventi sfavorevoli. Il che lo rende un tratto significativo sul posto di lavoro.
Secondo la ricerca di Maria Cubel, et al. “I tratti della personalità influenzano la produttività?” (trovate tutto il pdf della ricerca cliccando su questo link), esiste un’associazione positiva tra coscienziosità e produttività.
Perché è importante individuare la personalità?
Capire meglio se stessi ti aumenta le prospettive di un miglior percorso di carriera per i seguenti motivi:
1. Concentri la ricerca di lavoro su ciò che conta davvero per Te:
Non ti lascerai disorientare dagli aspetti del lavoro che per te non sono così importanti, ad esempio se il lavoro ha buone prospettive nel lungo termine, o si trova in una buona posizione, se offre il remote working, etc. Questi sono tutti fattori cruciali da considerare ma magari non sono aspetti così importanti per il tipo di personalità che hai.
L’autovalutazione può aiutarti ad andare oltre queste domande per esprimere giudizi più informati sulle opzioni disponibili, in base alla tua personalità e al modo in cui si adatta alle culture delle organizzazioni che stai valutando.
Magari ti piace un’atmosfera strutturata con istruzioni chiare e processi ingessati oppure un ambiente più flessibile in cui l’iniziativa autonoma viene riconosciuta.
Magari preferisci avere un team di colleghi di supporto simpatico e vitale con cui uscire la sera, o preferisci lavorare nel modo più indipendente, autonomo e solitario possibile? La tua personalità influenzerà e talvolta determinerà le risposte a queste domande.
Capirlo molto presto ti farà risparmiare un sacco di tempo e forse anche qualche mal di stomaco.
2. Capirai meglio te stesso o te stessa:
Potresti prepararti per un colloquio con la pappardella dei tuoi punti di forza e i tuoi difetti, ma quanto realmente sei a conoscenza dei lati della tua Personalità?
Esaminare il tuo talento e il tuo potenziale, oppure le competenze dove sei forte e quelle che dovresti migliorare, è determinante; ma se guardassi a queste dimensioni attraverso la lente della tua vera personalità e dei tuoi valori, potrai ottenere un’immagine realistica e genuina dei tuoi schemi comportamentali, e dei veri punti di forza e degli aspetti da migliorare.
Quale sarà il risultato? Un approccio molto più maturo e consapevole dove passiamo da Lavoratore a Professionista.
Ognuno ha dei difetti, e se riuscirai a dimostrare di essere consapevole dei tuoi, e di sapere come migliorarli o incanalarli in un modo a te davvero utile, metterai in campo la versione più autentica di te stesso / a, proprio quella che raramente darà luogo a “fallimenti” o “successi” come comunemente definiti, ma semplicemente ad avvenimenti in linea con i tuoi bisogni e desideri.
3. Eviterai di candidarti per ruoli non idonei:
L’autocoscienza e la comprensione della cultura aziendale e dell’adattamento culturale possono aiutarci a identificare i motivi per cui le esperienze passate non hanno funzionato, o perchè siamo stati ripetutamente rifiutati nelle candidature in realtà di nostro interesse.
Questa conoscenza ci fornisce gli strumenti di cui abbiamo bisogno per apportare modifiche in futuro: possiamo saperne di più sulla cultura dell’organizzazione e sul nostro adattamento ad essa prima di fare mandare una candidatura, ad esempio, ma anche , se proprio quell’azienda o quella posizione ci interessa particolarmente, identificare qualsiasi potenziale discrepanza di personalità, obiettivi o valori e pianificare come affrontarle immediatamente, anche se consiglierei di non forzare troppo la mano. Perchè un ambiente di lavoro non allineato ai nostri valori, prima o poi presenta il conto.
4. Eviterai di entrare nell’organizzazione sbagliata:
Le aziende stanno tentando sempre più di rilevare e valutare le differenze individuali e adattarsi all’adattamento culturale, conoscendo la penalità di prendere una decisione di reclutamento sbagliata. Sebbene non tutte le aziende includano un test della personalità come parte del processo di candidatura, Schofield ritiene che sia comune per i datori di lavoro potenziali e attuali richiedere ai candidati e agli attuali dipendenti di completare alcuni test psicometrici. Per essere ben informati e preparati, il metodo più semplice per raggiungere questo obiettivo è completare da soli i test di autovalutazione.
5. Migliorerai le tue capacità comunicative e diventerai un/a Professionista migliore:
È altrettanto importante conoscere gli stili di comunicazione delle altre persone e come si connettono con te quanto lo è capire il tuo.
Sarai un Professionista e un candidato migliore e più propenso a ottenere il lavoro durante il colloquio se hai una solida conoscenza dei tuoi talenti, personalità e interessi, e gli altri ti percepiranno come Persona più autentica.
Al netto del test già citato, e solamente perchè trattasi del più semplice, veloce ed economico da utilizzare, vi sono una serie di altri strumenti molto interssanti per comprendere meglio la tua personalità,
É indubbio che questi test aiutano le Persone a riconoscere e apprezzare meglio le proprie capacità.
Può aiutare a lavorare meglio e ad avanzare nella carriera. Può anche aiutare le persone ad apprezzare e comprendere meglio gli altri. E possono essere utilizzati per comprendere e rafforzare una varietà di aspetti della tua vita, tra cui relazioni, carriera, istruzione, spiritualità, cambi di lavoro.
Come la Psicologia del lavoro ti può aiutare nel comprendere la tua attitudine professionale
Come Psicologo del Lavoro ed Economista comportamentale, preferisco usare una batteria di test con controlli incrociati per valutare al meglio e nel modo più attendibile possibile le varie dimensioni di Personalità.
In particolare, utilizzo la batteria dei test di Holland, che ha delineato una teoria dell’orientamento basata sulla stretta relazione tra personalità e contesto (o ambiente socio-psicologico).
Molti ricercatori, compreso Holland, hanno raccolto prove a conferma parziale della relazione: realizzazione, soddisfazione, successo professionale sembrano essere statisticamente più probabili laddove ambiente professionale e personalità non sono in contrasto.
La teoria dell’orientamento professionale di Holland, pur nei limiti della sua schematicità, è la punta di lancia dell’approccio psicometrico all’orientamento da cui deriva il test Self Direct Search, uno dei diversi strumenti che utilizzo in assessment, con i colleghi di Humanev®.
Se desideri fare un check su questo tipo di valutazione, o approfondire i miei contenuti, scopri i miei percorsi di supporto e sostegno alla gestione della tua evoluzione professionale e richiedi una prima consulenza cliccando proprio qui.
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Alla prossima
Davide
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Dott. Davide Etzi
Psicologo, Psicoeconomista, Executive Coach e Terapeuta [www.davideetzi.it]
Consulente in management e sviluppo delle Persone nelle Organizzazioni [www.humanev.com]
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